Prima di tutto bisogna definire che cos'è una regola: la regola è una procedura organizzativa, ad esempio: l'ora di andare a letto, il lavarsi le mani prima dei pasti, quanta tv guardare...
Le regole devono avere 3 funzioni:
SICUREZZA. Le regole offrono un territorio sicuro entro il quale i bimbi possono muoversi sereni, senza provare angoscia, confusione o smarrimento.
LIMITE. Le regole aiutano a definire il senso del limite e a rispettarlo. C’è un confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Le norme servono proprio a comprendere questo.
LIBERTA’. Un contesto sicuro, caratterizzato da poche e semplici regole condivise, permette al bambino di sperimentarsi e mettersi in gioco.
La presenza di norme offre ai bambini sicurezza e contenimento, creando quella cornice in cui possono muoversi liberamente e sperimentare in maniera sicura. Offrendo delle regole esterne, i bambini iniziano quel processo di sviluppo interiore di abilità di autoregolazione necessarie per uno sviluppo sano ed armonioso. Avere dei limiti aiuta i bambini:
- ad allenare la negoziazione e la mediazione
- a coltivare la capacità di attendere
- a comprendere che, oltre a sé, c’è una realtà che esiste e deve essere considerata. Fuori da noi, infatti, ci sono gli altri, con le loro emozioni e le loro esigenze, di cui occorre tenere conto e che occorre rispettare.
Quali caratteristiche devono avere le regole nell'educazione dei bambini?
Numero limitato. E’ inutile avere un numero spropositato di norme se poi non si riescono a far rispettare.
Semplicità. Le regole devono essere semplici, comprensibili per l’età e sviluppo del bambino.
Concretezza. Le norme devono essere concrete, applicate al quotidiano, in modo che il bambino comprenda pienamente come si deve comportare. “Fare il bravo bambino” vuol dire tutto e niente.
Condivisione. Occorre parlare con i bimbi delle regole che si devono rispettare, ma prima e soprattutto le regole devono essere condivise tra i genitori.
Gioco di squadra. I genitori devono stabilire assieme quali sono le regole. Alla base di ciò si attesta la fiducia tra madre e padre. Ma attenzione: deve parlare solo uno dei due. Se le cose vengono ripetute da entrambi sembra che i genitori non si fidino l'uno dell'altro. Se, invece, la comunicazione la fa uno solo risulta chiaro che i genitori ne hanno già parlato prima.
Coerenza. Se sono più le volte che si fanno eccezioni, la norma perde il suo significato ed è più difficile farsi obbedire. E’ importante essere coerenti, anche quando sarebbe più conveniente fare uno strappo alla regola, per evitare estenuanti capricci.
E dei capricci ci occuperemo la prossima volta... A presto!
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